Bière de Chamois – La birra “ad alta quota”

Chamois è un comune montano della Val d’Aosta, situato a 1800 metri d’altezza, l’unico in Italia non raggiungibile dalle automobili: una perla delle alpi incastonata nella Valtournenche, alle pendici del Cervino. Qui, da quattro anni a questa parte, è partito un progetto ambizioso e coraggioso: riportare le colture di orzo per produrre birra ad alta quota. Un sogno che il torinese Mario Lovaglio ha realizzato grazie al sostegno degli amici e di sua moglie Claudia, oltre che all’aiuto di una figura eminente del luogo: Emilio Lettry, classe 1931, protagonista del documentario a lui dedicato dal regista Joseph Péaquin e ultimo abitante della frazione di Suisse, una delle cinque che compone il comune di Chamois. Con Mario nasce la Bière de Chamois Emilius, scopriamo insieme la sua storia.

Chamois - Laghetto
Chamois vista dall’alto

«Chamois non esiste», dice Mario Lovaglio, torinese innamorato di Chamois, che già da due anni ha avviato un piccolo B&B nella frazione di Suisse, «o meglio, non esiste un unico centro: sono cinque frazioni che compongono il paese, e per arrivare fino a qui puoi prendere solo la funivia». Il paese è infatti l’unico in Italia non raggiungibile dalle automobili, in perfetta armonia con il concetto di mobilità dolce che riunisce i 25 comuni dell’associazione Perle Alpine. Chamois sorge all’ombra del Cervino, ed è esposto a sud est con un ottimo clima che crea le condizioni ideali per alcune colture, come quella dei cereali e delle patate, «ma si sa che in montagna i terreni sono i grandi disoccupati», continua Mario, che ha lavorato per anni nei paesi in via di sviluppo, creando progetti di agricoltura a basso impatto ambientale.

«Volevo capire se fosse possibile produrre un certo tipo di materia anche a Chamois, e arrivare a usare il mio l’orzo come ingrediente fondamentale di questo progetto», ricorda Mario, che non era nuovo all’agricoltura quando quattro anni fa gli è venuta l’idea di sperimentare la coltivazione dell’orzo distico ad alta quota.

 

Ripercorrendo la storia

Tutto nasce dalle ricerche storiografiche e dai rilevamenti che Mario ha fatto sul territorio, affidandosi anche a Emilio Lettry, l’ultimo abitante in pianta stabile della frazione di Suisse e memoria storica di Chamois. Ricorda ancora Mario: «un giorno gli ho chiesto “Emilio ma dove è  che lo mettevate questo orzo?” Lui mi ha dato una serie di indicazioni, e io ho cominciato a coltivare proprio dove mi aveva detto lui per uno, due, tre anni. Ho affinato delle cose, fatto tante prove, sbagliato qualche volta, ma finalmente siamo riusciti a far venire su questo orzo qui, che è quello Distico, perfetto per il birrificio».

Luppolo - Bière de Chamois
Il luppolo utilizzato per la Bière de Chamois

I campi che storicamente erano coltivati a orzo, e che adesso sono stati restituiti a questo nobile cereale, sorgevano nei pressi della chiesa di san Pantaleone, al di sotto del cimitero, esposti a est. La meravigliosa e suggestiva vista ambrata dell’orzo, nei mesi estivi e specialmente ai primi di luglio, è uno degli spettacoli più belli di cui i turisti possono godere salendo a Chamois con la funivia. Riprende Lovaglio: «È un terreno meraviglioso, per una coltura totalmente biologica. Faccio dell’agricoltura simbiotica lì, e le piante non soffrono mai di malattie. Quel posto è magnifico: certo, la produttività non è comparabile con la pianura, ma vengono su delle meraviglie».

Le difficoltà del progetto

Reintrodurre una coltura così antica, tuttavia, non è stato facile. La mancanza di terrazzamenti e l’impossibilità di affidarsi a macchine agricole hanno complicato la fase di raccolta delle spighe d’orzo; un problema cui Mario Lovaglio ha posto rimedio associandosi ad altri produttori e agronomi e trovando il macchinario adatto con il minor impatto possibile sull’ambiente.

Raccolta Orzo Chamois
La raccolta dell’orzo a Chamois con la microtrebbiatrice

«Ho un ettaro di campo, potrei ampliarmi, ma il problema del terreno in pendenza è come tagliare l’orzo. Mi sono associato con altri e abbiamo trovato una piccola microtrebbiatrice che viene utilizzata anche in vietnam, lo scorso anno. Abbiamo comprato quella, che ci ha permesso di fare il nostro raccolto»

La Bière de Chamois

Il risultato meraviglioso e gustoso di tutti questi sforzi è la Bière de Chamois Emilius, così chiamata in onore di Emilio Lettry e del monte Emilius, la cui commercializzazione è cominciata soltanto da poco, ma che ha già trovato nel pubblico e nel cuore degli abitanti di Chamois un posto d’onore. «Il più bel complimento che ho avuto è stato da Emilio» ci racconta ancora Mario, «che mi ha detto: “Ah, io non credevo che saresti riuscito a farci la birra!”; invece adesso c’è assolutamente una grande stima, e la popolazione – che in qualche modo non credeva nel progetto – inizia ad essere fiera di questa Bière de Chamois. Io ho cominciato a vendere la mia birra dal 22 dicembre di questo anno unicamente a Chamois affidandomi ai bar e alle strutture di ristoro del paese, e loro non hanno creduto ai loro occhi quando hanno cominciato a vedere che la si vendeva così bene!».

Bière De Chamois - Passeggiata
Lo stand all’aperto della Bière de Chamois

Mario Lovaglio è deciso a portare avanti e ampliare il suo progetto: ha infatti costituito un’associazione con tutti gli operatori di Chamois, la OperChamois, e insieme stanno discutendo di tutte le opportunità di promozione e ampliamento del mercato. Fino a quando, però, non troveremo la Bière de Chamois Emilius nei migliori brewery pub, il modo migliore per gustarla sarà lasciare l’automobile nella frazione di Buisson e prendere la prima funivia per Chamois, alla scoperta di ogni meraviglia gastronomica e naturalistica di questo magico paese, dove non ci sono macchine e si può sentire il profumo del malto insieme a quello dei fiori.    

 

Pubblicato da Gian Paolo

GianPaolo è giornalista pubblicista e specialista di comunicazione digitale. Ama viaggiare, fare lunghe passeggiate in montagna e suonare. Quando non è chiuso in sala prove o in redazione, adora passare il tempo libero con sua moglie e la sua cagnolina.

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