Aldo Baudino

Aldo Baudino: lo sci paralimpico sulle nevi di Limone

Aldo Baudino, classe ‘64, campione italiano Fisip di slalom speciale per diversamente abili nel 2016 e vincitore del titolo nazionale per il CSI di slalom e gigante nel 2017. Uno sciatore, uno sportivo che ha imparato a sciare “da seduto” sulle nevi di Limone Piemonte, la Perla Alpina che sorge sulle Alpi Marittime, con l’associazione SportAbili. Abbiamo fatto due chiacchiere con lui per capire il suo punto di vista e comprendere il suo legame con la neve e le piste di Limone, che da sempre accolgono anche sciatori diversamente abili, dando la possibilità a tutti di provare il brivido della discesa. Scopriamo insieme la sua storia

 

Aldo Baudino – Discesa

«Non parliamo di “successi sportivi”, non esageriamo» ci dice Aldo Baudino, che tra il 2013 e il 2016 ha collezionato ben tre podi nei campionati italiani di slalom speciale Fisip, oltre ad aver vinto i campionati italiani CSI nel 2017. «Piuttosto mi diverto, mi sono tolto qualche soddisfazione, certo, ma i successi sono altri». Aldo è nativo di Boves e da un po’ di anni gareggia per l’associazione P.A.S.S.O. di Cuneo. «Il vero “successo”, o meglio, il vero obiettivo è quello di riuscire a divertirsi e a far capire che anche in determinate situazioni si può continuare a vivere una vita normale», continua Aldo, che dal 2006 è costretto sulla sedia a rotelle.

 

«Sulla neve, tutte le differenze tra chi scia seduto e chi scia in piedi quasi spariscono. Il compito di noi diversamente abili che pratichiamo sport è quello di  dare un piccolo esempio a chi non ha il coraggio di provare, o a chi si crea delle barriere mentali»
– Aldo Baudino

 

Aldo Baudino
Aldo Baudino sul suo monosci

La passione per la neve

Come è nata la tua passione per lo sci?

Aldo Baudino: «La mia passione per lo sci è nata quando ero bambino. Sciavo nei prati di fronte casa, perché a Boves, il mio paese, ci sono delle piccole colline. Negli anni in cui la neve era più abbondante andavo con i miei amici su queste collinette e battevamo la pista con i piedi. Non avevamo nessun impianto, risalivamo a piedi e scendevamo con gli sci. Ricordo che già da quando avevo cinque o sei anni sognavo a occhi aperti la neve».

Che legame hai con Limone Piemonte?

A.B.: «Limone Piemonte è una stazione sciistica che ha una storia importante, oltre ad essere comoda perché molto vicina a Cuneo. Credo di non sbagliare, ma insieme a Bardonecchia Limone Piemonte è stata la stazione sciistica che ha dato inizio al turismo invernale in Piemonte. Io e i miei amici già da ragazzini, dopo aver pestato un po’ di neve e aver imparato qualcosina sulle nostre colline, andavamo con qualche famiglia o con qualche papà che ci accompagnava a sciare lì nei fine settimana».

E a quell’epoca già gareggiavi?

A.B.: «No assolutamente, se non ai “giochi della gioventù”, ma niente di serio. Ho sempre sciato per puro divertimento, senza agonismo»

Quindi hai iniziato ad andare a sciare a Limone da piccolo, poi ci sei tornato da adulto per “re-imparare” a sciare da seduto, giusto?

A.B.: «Esatto, io ho imparato a sciare da seduto con l’associazione SportAbili di Limone, che lavora in tandem con la scuola di sci. Ho fatto alcune lezioni di sci con loro, che hanno messo a disposizione anche l’attrezzatura. La prima gara in assoluto che ho fatto è stato grazie a SportAbili».

Impianti Limone 1400
Impianti Limone 1400

Le piste e gli impianti di Limone

Come sono cambiati nel tempo gli impianti e le piste di Limone?

A.B. «Tutto è migliorato, soprattutto per quanto riguarda gli impianti di risalita. Credo di non sbagliare dicendo che con le olimpiadi di Torino 2006 anche le nostre vallate sono riuscite a beneficiare dei finanziamenti per potersi rimodernare. Limone è stata una di quelle stazioni che ha colto al meglio questa opportunità. Io ho avuto la fortuna e la possibilità di godere di questo miglioramento quando ancora sciavo in piedi. Poi qualche anno dopo, quando questo “evento” poco felice mi ha un poco cambiato la vita, ci sono tornato per sciare da seduto».

Quali sono le facilitazioni che offre il comprensorio di Limone agli sciatori diversamente abili?

A.B.: «Tanto per cominciare fino a una certa percentuale di invalidità ci sono delle riduzioni sostanziali al prezzo dell’abbonamento per gli impianti. Oltre, con invalidità più gravi, si può sciare gratuitamente. Anche per l’accompagnatore, poi, c’è una riduzione del 50% sul prezzo. La Lift, che è la società che gestisce gli impianti di Limone Piemonte, dà la grande opportunità di far accedere alle piste senza costi, o a costi ridotti, sia lo sciatore diversamente abile che il suo accompagnatore. Questa è una cosa che viene fatta anche sugli impianti di Prato Nevoso, che è un’altra stazione dove vado a sciare spesso».

Le attrezzature di Aldo Baudino

Per quanto riguarda le attrezzature specifiche? Vengono messe a disposizione sulle piste?

A.B. «C’è l’associazione SportAbili Alba che offre monosci, stabilizzatori e tutte le attrezzature per sciare da seduti. Basta prenotarsi, e l’associazione ti offre la possibilità di avere un maestro che ti accompagna e di sciare. Il loro obiettivo è di insegnare a tutti coloro che vogliono imparare a sciare. Chi non riesce, però, vuoi per lesioni più gravi o per altri problemi, non viene lasciato indietro: ci sono degli strumenti che permettono di accompagnare e guidare nella discesa, come il Bisci, che permette di far divertire veramente tutti. È meraviglioso vedere la felicità sui volti di quei ragazzi che sciano per la prima volta».  

Quali sono gli strumenti che utilizzi per sciare? Cambiano a seconda della specialità?

A.B. «Io scio sul monosci, che mi permette appunto di star seduto, e mi aiuto con gli stabilizzatori. Per ogni disciplina cambia lo sci, esattamente come per chi scia in piedi. Ci sono dei regolamenti, a livello internazionale, che definiscono i parametri degli sci da utilizzare per le diverse specialità con il raggio di curvatura, la lunghezza eccetera. Generalmente vengono utilizzati sci più corti per lo slalom e via via più lunghi per il gigante e la discesa libera. Io generalmente uso sci da gigante, perché ti consentono di avere velocità e curvare bene».

Aldo Baudino a Limone
Aldo Baudino a Limone

La P.a.s.s.o. e le nuove sfide

Qual è la difficoltà più grande che hai incontrato nell’imparare a sciare da seduto?

A.B. «La difficoltà più grande è stata la paura. La paura di non farcela. Nonostante uno parta con tutte le migliori intenzioni, dopo le prime volte ti viene un po’ di scoramento. Cominci a chiederti cosa ci stai a fare lì. C’è anche da dire che per noi paraplegici un grosso problema sono le temperature troppo basse. Io per fortuna riesco a sostenere abbastanza bene il freddo, ma è una cosa che frena molti anche solo dal provarci. Però davvero, la difficoltà più grossa è stata quella di avere la voglia di insistere».

Come sei arrivato a sciare per la P.A.S.S.O. di Cuneo?

A.B. «Io mi sono tesserato per la P.A.S.S.O. nel momento in cui ho cominciato a fare l’addetto stampa lì. Avevo spiegato che avevo cominciato a sciare con la SportAbili, ma il mio responsabile scherzosamente mi ha detto “beh, ma se devi fare qualche gara però la fai con noi!”. Così ho cominciato a fare qualche gara prima da solo, adesso con un altro amico, Marco Boffa. La P.A.S.S.O. di Cuneo per far sciare i diversamente abili si appoggia a due realtà: una è appunto SportAbili a Limone, e l’altra è Discesa Liberi. Questa è un’associazione che svolge attività per diversamente abili a Prato Nevoso. Loro sono anche tra gli organizzatori delle gare di Coppa Italia».

Aldo Baudino - Trentino
Aldo Baudino – Trentino

Parlaci di quelli che non ami definire i tuoi “successi sportivi”

A.B. «Ho partecipato alle gare di Coppa Italia per quanto riguarda la Fisip, e ogni anno partecipiamo ai campionati italiani del CSI e della Fisip. Nel mio percorso ho fatto tre podi nello slalom speciale dei campionati italiani Fisip: nel 2013 sono arrivato terzo a Campo Felice in Abruzzo, medaglia d’argento nel 2014 sulle nevi di casa a Prato Nevoso e nel 2016 ho vinto il titolo nazionale a Passo Rolle in Trentino. Poi ho fatto anche qualche piazzamento nel gigante. Ho vinto anche qualche gara di Coppa Italia, quelle che si sono svolte qui sulle nevi di casa, l’ultima a febbraio di quest’anno, ad Artesina sulla pista del Gaviot. Poi nel 2017 ho vinto il titolo nazionale CSI di Slalom e Gigante. Ma più che vincere il discorso più importante, torno a ripetere, è far capire a coloro che hanno delle barriere mentali che sciare è meraviglioso e che non si deve aver paura di provare delle emozioni nuove».

Sono stati degli anni impegnativi quindi, e mi chiedo quali siano i tuoi progetti per l’immediato futuro…

A.B. «Il progetto è quello di continuare a divertirsi insieme sulla neve con gli amici, spero di fare qualche gara con il mio amico Boffa per esempio. Se ci saranno delle gare di Coppa Italia in calendario nelle nostre zone sicuramente parteciperemo. Faremo le gare del CSI e vedremo in che condizione fisica saremo quando ci saranno i campionati italiani FISIP. Partecipare alle gare però è soprattutto un modo per incontrare altri sciatori come noi e abbracciare di nuovo altri amici per fare festa insieme».

Pubblicato da Gian Paolo

GianPaolo è giornalista pubblicista e specialista di comunicazione digitale. Ama viaggiare, fare lunghe passeggiate in montagna e suonare. Quando non è chiuso in sala prove o in redazione, adora passare il tempo libero con sua moglie e la sua cagnolina.

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