Un tempo era il luogo di lavoro di migliaia di minatori. Un progetto in corso sta trasformando le vecchie miniere di Cogne nel Parco Minerario più importante della Valle d’Aosta. Un’esperienza unica ed emozionante di Turismo Sotterraneo nella Perla Alpina di Cogne.
Uno dei complessi minerari più alti d’Europa, e uno dei più vasti in Italia: il Parco Minerario di Cogne comprende infatti diversi siti, da le Moline, a Costa del Pino, da Colonna, a Liconi, con oltre 100 km di gallerie scavate nel cuore della terra. Sarà per questo che il progetto di recupero delle antiche miniere di magnetite di Cogne, la perla Alpina Valdostana, è uno dei più importanti della regione. La Miniera di Cogne è già in grado di offrire un emozionante viaggio nel cuore della Terra (l’itinerario attuale si sviluppa per circa 1,5 km e puoi leggerlo qui), ma il progetto futuro è ancora più ambizioso. Scopriamolo insieme!
Turismo Sotterraneo in Valle d’Aosta
Tutto è nato dal progetto europeo “Mines de Montagnes”, finalizzato al recupero delle vecchie miniere della Valle d’Aosta, includendo anche i siti minerari di Servette e Chamousira, per formare il Parco Minerario della Regione.
L’opera di musealizzazione delle antiche miniere di Cogne è un importante progetto di turismo sotterraneo che ha come obiettivo quello di creare un museo all’avanguardia da diversi punti di vista: accessibilità, spettacolarità, emotività e naturalmente sostenibilità.
L’idea base del progetto ruota intorno all’aspetto sociale delle miniere. Infatti, le “miniere musealizzate” di Cogne vogliono focalizzarsi sulla vita dura e faticosissima dei minatori. L’importanza storica del luogo si arricchisce così delle testimonianze orali e fotografiche dei “sopravvissuti” delle miniere. Per scoprire il lato emotivo del lavoro in miniera, l’interazione con la comunità locale è fondamentale.
Il Comune di Cogne ha progettato di valorizzare le sue antiche miniere attraverso una vera e propria opera di musealizzazione. “L’amministrazione comunale ha acquistato la proprietà dell’intero patrimonio nel 2015” – ci racconta il Vicesindaco di Cogne Claudio Perratone “in collaborazione con la Regione, grazie ai finanziamenti europei. E lo scorso dicembre abbiamo approvato il documento di progettazione per il recupero del sito”.
Il Parco Minerario di Cogne
I tre step principali del progetto del Parco Minerario di Cogne che emergono dal documento approvato sono:
1) il recupero dell’Arrichimento, ovvero l’edificio più grande del complesso (e probabilmente dell’intera valle), che rappresenta un esempio importante di archeologia industriale da valorizzare. Questo imponente edificio completerà la visita delle miniere di Cogne, con un focus specifico sulla parte tecnologica del trattamento del minerale. Nel grande edificio dell’arricchimento le luci evidenzieranno le grandi macchine del trattamento minerale, e i pannelli di controllo. Attraverso dei totem multimediali dei minatori racconteranno ai visitatori il lavoro il loro lavoro, anche accompagnando l’esperienza con brevi video, ordini, consigli e avvertimenti, come se fossero i compagni di viaggio. Un’altro edificio molto suggestivo che verrà valorizzato è quello dell’arrivo della teleferica, grazie al suo aspetto arcaico e all’ambiente è ricco di ripostigli, officine locali di servizio e materiali originali.
2) la riqualificazione della Galleria di Carico, una vera e propria “miniera in miniatura”. Si sviluppa per soli 300 metri ma al suo interno custodisce i “silos”, caverne artificiali che offrono un’esperienza di discesa particolarmente emozionante e suggestiva, in particolare per i bambini. Anche qui la multimedializzazione consentirà di far vivere ai visitatori l’esperienza in miniera con tutti i sensi. Si potranno ascoltare i suoni delle macchine in funzione, ma anche le voci dei lavoratori, e due video daranno la parola ai minatori per spiegare ai visitatori il loro lavoro.
3) il recupero del complesso esterno di Costa del Pino e della miniera: questo è il vero “cuore della miniera”. Il percorso del trenino d’epoca e la visita delle “gallerie di coltivazione” (in parte già possibile) verrà arricchita da informazioni multimediali. Lungo il percorso i visitatori potranno assistere ad esperienze della miniera, come quella della “volata”, ovvero il piazzamento delle cariche, l’accensione della miccia, e l’esplosione simulata. Oppure l’esperienza delle “rivoltelle”, ovvero utilizzare le macchine ad aria compressa (molto simili ai martelli pneumatici) che servivano per lo scavo del materiale. La visita delle miniere è resa autentica grazie ai binari e ai vagoni originali, agli arredi d’epoca, come quelli ancora presenti nella Sala della Timbratura. Qui i Visitatori timbreranno il cartellino come veri minatori, partecipando al rito del lavoro operaio e procedendo alla vestizione, con mantelline, caschi di sicurezza e luci portatili. Un trenino d’epoca porterà i visitatori nel cuore della montagna. Un viaggio di dodici minuti nel buio della miniera, fino a raggiungere i tunnel e le gallerie. Il momento clou della visita è il “corridoio” che unisce il punto d’arrivo dello skip all’“ingresso”: un percorso di circa 800 metri, dal buio alla luce della montagna. Durante il percorso è anche possibile sentire l’aria aperta di montagna in forte contrasto con l’odore umido e aspro della miniera. La galleria termina in una sala che da’ accesso al terrazzo principale del complesso minerario di Colonna e dal quale si può godere un panorama mozzafiato sulle cime circostanti.
Il Parco Minerario di Cogne contribuirà così ad ampliare l’offerta turistica della Valle d’Aosta e dell’Italia. Secondo le previsioni, sarà in grado di attirare la curiosità di circa 40 mila visitatori l’anno ad un prezzo sicuramente contenuto se confrontato all’importanza e alla spettacolarità dell’esperienza.
Oggi è già possibile scoprire una parte delle Miniere di Cogne con una breve ma emozionante visita guidata a bordo di un trenino d’epoca.
In futuro, la visita all’intero Parco Minerario di Cogne durerà circa due ore. L’auspicio della cooperativa Mines de Cogne, che si occupa della gestione delle miniere, è quello di riportare alla luce questo bene prezioso dopo oltre 40 anni di oblio, e di permettere così agli abitanti di Cogne “di vedere il recupero di un patrimonio che ha segnato generazioni di vite in questo paese”.