Ferrovia delle Meraviglie: luogo del cuore

La Ferrovia delle Meraviglie Cuneo-Ventimiglia-Nizza è candidata al concorso “I luoghi del Cuore” indetto dal FAI. In questo momento critico per la viabilità della valle Roya, dopo l’alluvione di inizio ottobre, questa straordinaria ferrovia, se potenziata, potrà essere fondamentale per garantire i collegamenti in questo territorio. Per votare clicca sulla foto!

Ferrovia delle Meraviglie Luoghi del Cuore
Ferrovia delle Meraviglie Luoghi del Cuore

Lungo la Valle Roja

La Valle Roja (o Roya, Roia) prende il nome dall’omonimo torrente che da Tenda scende a Ventimiglia, attraverso gole spettacolari e paesaggi mozzafiato che in soli 50 km di lunghezza passano dalle brulle praterie dei duemila alle conifere d’alta montagna e di lì, precipitando verso il mare, nei colori sempre cangianti dei boschi di latifoglie, per finire la sua corsa tra gli ulivi e i pini della macchia mediterranea. Lungo il tragitto, sempre in bilico tra Francia e Italia, si affacciano antichi villaggi che rendono testimonianza al ruolo fondamentale ricoperto da questo passaggio per i traffici e le migrazioni tra la Liguria e l’Europa nel corso dei secoli.

Lungo questa valle transitava un tempo la più importante via del sale piemontese, la “via marenga” (che conduce, cioè, al mare), tracciato ancestrale sui cui sentieri il prezioso salgemma del Ponente ligure risaliva le montagne a dorso di mulo per raggiungere Torino e la Francia. Oggi quei percorsi, successivamente ampliati a scopo militare e costellati da imponenti fortezze, offrono uno dei più spettacolari tragitti turistici del nord Italia, lungo le mulattiere e le strade sterrate che costituiscono il comprensorio dell’Alta via del Sale.

La via del sale in e-bike

Un capolavoro su rotaie

Tra le tante meraviglie di questa valle oggi ferita, ci piace ricordare qui una delle più emozionanti e invidiate nel mondo: la linea ferroviaria Cuneo-Limone-Breil-sur-Roya-Ventimiglia/Nizza, che unisce la provincia piemontese al Mar Ligure diramandosi in due tronchi che scendono rispettivamente verso l’Italia e la Francia.

La storia di quest’opera è stata travagliata e piena di ostacoli, come il territorio che attraversa. Il suo ideatore fu il conte Camillo Benso di Cavour, che già nel 1853 ne propose la realizzazione al Parlamento piemontese per agevolare lo sviluppo industriale delle province meridionali del Regno. L’orografia accidentata e scoscesa del territorio a sud di Limone, nonché l’impenetrabile parete naturale delle Alpi marittime, presentavano difficoltà tecniche enormi, tanto che la progettazione si protrasse per quasi quarant’anni. Nel 1900, dopo dieci anni di scavi, fu completato il traforo al culmine della linea che attraversa il Colle di Tenda a 1040 metri di quota e penetra nella montagna per più di 8 km.

“Minuettùnel” del 14/12/2013 – Credit: Federico Santagati – Si ringrazia Federico Santagati anche per la foto di copertina: “Colossale” del 18/03/2015

I lavori procedettero tra mille difficoltà per altri trent’anni, durante i quali furono messe in opera soluzioni ingegneristiche che per audacia e perizia non hanno nulla da invidiare alle più celebrate ferrovie elvetiche di montagna, con quattro gallerie elicoidali (su trentatré) e decine di viadotti che si intrecciano con la carrozzabile per superare le tante scarpate che si aprono lungo il tragitto.

I lavori dell’intera linea, fino ad allora fruibile solo a tratti, si conclusero solo nel 1928, e negli anni successivi si provvide alla sua elettrificazione aprendo un’importante via di transito dalla Svizzera all’Italia. Ma non durò a lungo. Nel 1945 le truppe tedesche in ritirata dalla Riviera distrussero buona parte delle infrastrutture, il cui ripristino non fu ritenuto prioritario nell’Italia del dopoguerra. Per la riapertura bisognerà dunque attendere il 1979, con la ricostruzione delle opere danneggiate, adottando purtroppo in molti casi soluzioni architettoniche in calcestruzzo paesaggisticamente meno pregiate delle originali.

In treno a Limone Piemonte

La Perla alpina di Limone Piemonte si è sviluppata come uno dei centri turistici più rinomati e attrezzati delle Alpi Marittime soprattutto grazie alla fortuna di essere direttamente toccata da questa antica ferrovia, che transita nel centro della cittadina montana a più di 1000 metri di quota.

Una volta scesi dal treno, i viaggiatori accedono a un paradiso alpino con centinaia di chilometri di sentieri, mulattiere e affascinanti strade bianche d’alta montagna. In inverno, Limone offre agli sportivi della neve gli 80 km di piste del comprensorio Riserva Bianca, adatte a sciatori e snowboarder di tutti i livelli e incontaminate vie freeride per chi cerca l’avventura fuoripista. Purtroppo la catastrofe naturale di inizio ottobre ha devastato questi luoghi magnifici, ma si sta lavorando alacremente per essere pronti a ripartire prima possibile.

Speranza nella devastazione - Limone Piemonte (c) Sandro Marotta
Speranza nella devastazione – Limone Piemonte (c) Sandro Marotta

#Together4Limone

E’ stata avviata una raccolta fondi per provare tutti insieme a far rinascere Limone Piemonte e aiutarla a risollevarsi in questo periodo già difficilissimo per tutti e per il settore turistico in particolare. Grazie a tutti per la collaborazione!

Campagna raccolta fondi alluvione Limone Piemonte
Campagna raccolta fondi alluvione Limone Piemonte

Pubblicato da Piui

Musicista, blogger e scrittore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.