Alpe Cimbra

Cinque buoni motivi che ti faranno amare l’Alpe Cimbra

L’Alpe Cimbra si trova poco distante da Trento e a una manciata di chilometri da Rovereto, che sono le due stazioni di riferimento per chi arriva con i mezzi pubblici. Si arriva seguendo la strada che (non tortuosa, ma in buona pendenza) sale da Castel Beseno in meno di mezz’oretta: dalla pianura alla montagna in men che non si dica.

Da qualche anno la sua vocazione turistica è sempre più preponderante e si candida ad essere la località perfetta per chi desidera trascorrere le proprie vacanze in montagna, unendo relax, bei paesaggi, camminate semplici ma allo stesso tempo remunerative.

Folgaria, Lavarone e Luserna sono i centri principali che compongono l’Alpe Cimbra, ognuna con le sue particolarità e caratteristiche. Molto diverse tra loro, hanno saputo però creare un legame indissolubile, che attira migliaia di visitatori ogni anno.

Sono innumerevoli i motivi per cui si dovrebbe venire qui durante l’estate (ma l’Alpe è stupenda in tutte le stagioni), Cinque possono bastare? Ditecelo a fine articolo!

1. Camminare, camminare e ancora camminare

L’Alpe Cimbra si contraddistingue dalle vicine Dolomiti sicuramente per i suoi paesaggi dolci, verdi e rilassanti. Non mancano le alte cime, è vero, ma chi giunge sin qui trova esattamente quel che cerca: serenità.

Sono praticamente infiniti i sentieri che è possibile percorrere senza mai trovare affollamento, malghe autentiche oppure agriturismi che viziano il palato coi loro prodotti tipici a km 0 (come non segnalare Malga Vallorsara, dal menù imperdibile, Malga Ortesino o Malga Millegrobbe?).

Malga Campo
Malga Campo, uno degli stupendi ristori in mezzo al verde sull’Alpe Cimbra

Dalle famiglie al trekker esigente: l’Alpe Cimbra soddisfa davvero chiunque. Itinerari tematici (come, per esempio, Il Respiro degli Alberi, con molte opere di land art realizzate da quotati artisti nazionali e non), percorsi storici (la Forra del Lupo, impressionante) ma anche escursioni impegnative, come quella al Becco di Filadonna, al Monte Maggio, Cima Vezzena o al Monte Cornetto.

2. Scoprire le innumerevoli testimonianze della Grande Guerra

Quando si pensa alla Grande Guerra, saltano subito in mente le Dolomiti: trincee, camminamenti, postazioni di sparo… Ma non sono le uniche montagne ove si è combattuto.

Sull’Alpe Cimbra infatti sono numerosissimi i forti risalenti agli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo, alcuni di essi ampiamente utilizzati, altri meno e ottimamente conservati.

Forte Belvedere
Forte Belvedere è ottimamente conservato e visitabile

Non ci si può quindi esimere dal vedere Forte Belvedere a Lavarone che, al suo interno, ospita una interessantissima mostra sulla Guerra del 15-18. Oppure Forte Campo Luserna, raggiungibile con una facile passeggiata pianeggiante, uno dei più attivi e potenti, ribattezzato “Padreterno” dai soldati italiani.

O ancora Forte Verle, il Dosso delle Somme… Non visitabili perché non più agibili, ma sicuramene interessanti da ispezionare, anche solo dall’esterno.

3. Fare il bagno a mille metri d’altitudine

Di solito, quando si sogna la montagna, il pensiero vola verso i trekking, le escursioni, le vie ferrate… Non certo alla balneazione.

Ma, nelle calde giornate estive, quanti di noi non hanno sperato di trovare un laghetto dove tuffarsi? Ebbene, a Lavarone questa possibilità c’è, ed è pure ben presentata!

Lago di Lavarone
Il pittoresco Lago di Lavarone a 1000 metri di quota

Difatti il lago di Lavarone, situato a 1000 metri d’altezza, è balneabile e offre anche due stabilimenti completamente attrezzati. Insomma, perché non concedersi, durante la propria vacanza, un pomeriggio dedicato al relax in ammollo?

Intorno al lago di Lavarone poi c’è un bel sentiero ombreggiato, percorribile anche col passeggino e quindi ideale per fare quattro passi in libertà, prima di riprendere con le escursioni.

4. Imparare (forse) l’antica lingua cimbra

I cimbri (che danno il nome al nostro altopiano) discesero in Italia nel II secolo a.C., ma furono sconfitti da uno dei generali romani e, quindi, si rifugiarono sulle Prealpi venete e trentine, dove si stanziarono e (sembra) ivi rimasero.

Non si sa se questi furono effettivamente gli antenati degli attuali cimbri o, come più probabile, siano invece più recenti le radici, databili attorno al X secolo d.C..

Luserna
A Luserna, lungo il Sentiero cimbro dell’Immaginario, si impara l’antico idioma

Quello che è certo è che, tutt’oggi, la minoranza cimbra (lingua che deriva dal germanico), sebbene presente il tutto il territorio, si trova in maniera preponderante nel piccolo paese di Luserna, che ne conserva ancora usi, costumi e tradizioni.

Lungo il Sentiero dell’Immaginario, itinerario circolare con partenza e arrivo proprio da Luserna, si possono leggere (grazie a pannelli didattici informativi) le antiche leggende e cercare di comprendere l’idioma, molto difficile per chiunque.

5. Vivere la movida a Folgaria

Folgaria è il centro più grande dell’Alpe Cimbra e certamente il più conosciuto. Di sera, il suo centro si anima con molte manifestazioni ed è possibile passeggiare in tranquillità, regalandosi un gelato, un aperitivo o un po’ di shopping in uno dei bei negozi che si affacciano sulla via principale.

Via centrale di Folgaria
La via centrale di Folgaria è il cuore pulsante dell’Alpe Cimbra

(Quest’anno 2020, a causa del distanziamento sociale imposto per la prevenzione del coronavirus, vedremo come sarà… Ma certamente si troveranno le giuste soluzioni)

Per le famiglie, non mancano le attività serali, come la babydance oppure gli spettacoli di magia, di clownerie… Non per nulla, Folgaria e l’Alpe Cimbra sono tra le località trentine maggiormente care ai genitori, che sanno di poter qui trovare tanto divertimento e attività ad hoc.

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