Moena Outdoor - Stefano Martinello

Moena Outdoor: vivere le Dolomiti all’aria aperta

Moena Outdoor è il nome che le guide della Perla delle Dolomiti hanno scelto per offrire un’esperienza unica ai turisti. Passeggiate, ciaspolate notturne, introduzione allo sci alpino sono solo alcune delle attività che Outdoor Moena organizza su base settimanale. Attività offerte dagli albergatori che aderiscono al progetto e che in gran parte dei casi sono anche gratuite. Abbiamo raggiunto Stefano Martinello, accompagnatore di media montagna e coordinatore delle guide, per spiegarci la filosofia dietro al progetto e per raccontarci qualche aneddoto. Seguiamo insieme la sua storia.

Moena Outdoor inverno
Credits: Moena Perla Alpina

Moena Outdoor: una nuova offerta per i turisti

Non un’associazione, non un consorzio ma un progetto: come nasce Moena Outdoor?

Stefano Martinello – È un progetto che nasce nel 2011, quando Moena è entrata a far parte del consorzio Alpine Pearls. Il tutto nasce per dare un’esperienza professionale di outdoor ai turisti che vengono a visitare la nostra Fata e agli ospiti degli alberghi consociati. Moena Outdoor all’inizio è nato unicamente su base estiva, ma ci siamo resi conto che c’era tanta richiesta anche per l’inverno, e insieme alla scuola di sci e alle guide alpine abbiamo deciso di ampliare l’offerta. Oggi in calendario abbiamo anche ciaspolate, sci alpinismo e free ride, per esempio!

Moena Outdoor free ride
Credits: Stefano Martinello

Qual è la filosofia che ha dato vita a Moena Outdoor?

S.M. – Ci siamo resi conto che il turista, quando arriva in montagna, ha voglia di conoscere e imparare. Anche la passeggiata più semplice nasconde tanta storia. Il progetto nasce proprio per questo: vogliamo raccontarci, e raccontare la nostra cultura ladina attraverso i paesaggi e i luoghi che ci sono intorno. Oltre a questo, poi, c’è un altro aspetto. La Val di Fassa è molto grande. Nonostante ciò, tanti dei nostri percorsi partono proprio dal centro del paese. Questo perché vogliamo trovare delle soluzioni di spostamento che ti permettano di non prendere la macchina, così da avere meno emissioni. Cerchiamo di portare le persone nei luoghi meno battuti, ma dove la natura è più selvaggia e bella.  

Moena Outdoor tramonto dolomiti
Credits: Moena Perla Alpina

Quindi le attività sono rivolte agli ospiti delle strutture ricettive. Come nasce questa partnership?

S.M. – Il progetto è sempre stato strettamente correlato agli alberghi: le attività sono pensate per gli ospiti delle strutture ricettive consociate, anche se abbiamo un front office che permette anche agli esterni di partecipare. Quando abbiamo cominciato avevamo solo 6 alberghi. Però negli ultimi due anni, grazie alla collaborazione con l’Associazione Albergatori di Moena, siamo riusciti a coinvolgere molte altre strutture che hanno poi aderito a Moena Outdoor.

Moena Outdoor dolomiti primavera
Credits: Moena Perla Alpina

Il calendario attività di Moena Outdoor

Su Internet si trova un calendario settimanale continuamente aggiornato, ma come si struttura l’offerta di attività?

S.M. – Abbiamo cercato di sviluppare un programma molto vario, come sono le tipologie di ospiti che ci vengono a trovare. Abbiamo tante famiglie, ma anche sportivi, per esempio. Proprio per questo durante la settimana differenziamo le attività: il lunedì, di solito, ci sono uscite che ci portano un po’ più vicini al paese. Per uno di questi giri abbiamo creato un percorso in mezzo al bosco che si può fare a piedi scalzi! Nel pomeriggio abbiamo dei giri culturali, perché anche se piccola, Moena ha tantissima storia. Abbiamo anche alcuni giri che ripercorrono le vicende della prima guerra mondiale: questo era fronte austro-ungarico, e ci sono tanti luoghi qui nei dintorni che hanno scritto la storia d’Italia.

Moena Outdoor passeggiata piedi nudi
Credits: Moena Perla Alpina

E per chi è più abituato a camminare e vuole fare dei giri lunghi?

S.M. – Dal mercoledì al sabato ci sono le passeggiate da tutto il giorno, che sono giri un pochino più impegnativi, dove abbiamo più dislivello. Anche lì affrontiamo temi storico-naturalistici, ma non solo. Dalla scorsa estate abbiamo inserito un’attività nuova, e l’abbiamo chiamata “Andar per Baite”. Ci siamo appoggiati all’associazione dei Commercianti ed Esercenti di Moena che ci fornisce tutti prodotti tipici del nostro territorio: dal formaggio “puzzone” al miele, i biscotti, il salame di cervo, il vino… Accompagniamo i nostri ospiti a vedere una delle nostre baite della comunità e offriamo anche un’esperienza enogastronomica!

E quali sono i costi delle attività?

S.M. – Tutte le attività vengono offerte direttamente dagli alberghi. C’è da fare una distinzione: le attività estive vengono totalmente offerte dagli albergatori che aderiscono al progetto ai loro ospiti. In inverno le spese sono diverse, perché in alcuni casi c’è il noleggio dell’attrezzatura. Sono casi rari però.

Moena Outdoor ciaspolata
Credits: Moena Perla Alpina

Innovazione e tradizione

Tante passeggiate, qualche attività enogastronimica, ma anche Fat Bike: la bici da neve. Come reagiscono gli ospiti a questa novità?

S.M. – Sì, la Fat Bike fa parte dell’offerta di attività invernali di Moena Outdoor. Originariamente era una bici pensata per andare nel deserto, con ruote molto grandi. Successivamente è stata utilizzata anche per la montagna. Ovviamente questa, come tutte le altre attività, viene fatta tenendo conto di tutte le situazioni di sicurezza.  

Ma è come andare in mountain bike o è più difficile?

S.M. – È facilissimo! Può andarci chiunque ed è anche molto divertente!

Moena Outdoor dolomiti vista
Credits: Moena Perla Alpina

Pubblicato da Gian Paolo

GianPaolo è giornalista pubblicista e specialista di comunicazione digitale. Ama viaggiare, fare lunghe passeggiate in montagna e suonare. Quando non è chiuso in sala prove o in redazione, adora passare il tempo libero con sua moglie e la sua cagnolina.

Un pensiero su “Moena Outdoor: vivere le Dolomiti all’aria aperta”

  1. Bravi , belle iniziative che danno lustro a Moena . Sulla visita all’interno del paese e nei rioni storici auspicherei una maggior attenzione da parte del comune a stato delle strade alquanto trascurate , ad arredo urbano e a colore delle facciate non sempre appropriato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.