Storia, tradizioni e leggende della Perla di Bled

Il quadro che si dipinge davanti agli occhi, quando stiamo per arrivare al centro storico di Bled, è magico. Tra le vie si apre uno spettacolo della natura inimitabile. Immerso tra le Alpi Giulie e il Parco Nazionale del Triglav, scorgiamo un lago sovrastato da un maestoso castello e abitato da un’isoletta. Bled ed il suo lago sono una verde Perla Alpina.

Situata in Slovenia, la città di Bled si colloca al crocevia di tre culture differenti: quella per l’appunto slovena, quella italiana e quella tedesca. Qui si fondono insieme colorando la lingua, gli usi e costumi e tutto il panorama circostante. Allo stesso tempo, si incontrano con la sostenibilità, facendo parte delle Perle Alpine.

Secondo la Lonely Planet, Bled è la terza località al mondo da non perdere nel 2018 per nessun motivo .

Scopriamo perché.

Conosciamo più da vicino Bled: castello, leggenda e tradizione

L’antico castello di Bled ha da sempre affascinato migliaia di visitatori. La sua posizione e lo straordinario paesaggio che si può ammirare dai vari belvederi lo rendono unico nel suo genere. Al suo interno le attrazioni non sono da meno. Si trovano, infatti, una stupefacente stamperia storica, una cantina privata e una galleria delle erbe.

Breve storia del castello

A 100mt sopra il livello del lago, il castello, che risale all’anno 1004, ha vissuto molte vicissitudini.

Originariamente, quando l’imperatore Enrico II donò Bled al Vescovo Albuino di Bressanone, c’era solo una torre protetta da una muraglia. I vescovi non ci abitarono mai, ma la sua costruzione effettiva risale al 1011. Non fu mai un castello nobiliare e per questa ragione non ci sono sale regali, né sontuose.

La sua storia è prettamente militare. Negli anni venne infatti fortificato solo il sistema difensivo con alte torri e solide mura. All’epoca era proprio come abbiamo sempre immaginato un castello: circondato da un fossato con acqua che si superava solo grazie a un ponte levatoio. Nel 1511, però, il castello subì gravi danni a causa di un forte terremoto ed in seguito, dal 1951 al 1961, l’ingegnere Tone Bitenc lo ha ristrutturato quasi del tutto. Ecco perché, ad esempio, oggi troviamo la stamperia del castello al posto di un locale che era adibito per la servitù.

La Cappella del castello è ciò che resta conservato e curata al meglio, giacché dedicata interamente ai vescovi di Bressanone.

Curiosità del castello oggi

Nell’ultimo anno l’afflusso di turisti solo di provenienza coreana è aumentato del 20%. Cosa bizzarra sì, ma nel 2016 è stato girato il drama coreano “Dear My Friend” per due settimane al castello e sul lungolago e questo ha espanso la bellezza di Bled anche ad Oriente.  La Slovenian Tourist Board l’aveva predetto:it will increase the visibility and recognition of our green, active and healthy country for Korean tourists.” Ricordiamoci anche che la Slovenia era stata già scelta per Le Cronache di Narnia: Il Principe Caspian per il fiume Soča e per il film di Bollywood Nayak.

La leggenda del lago di Bled

Una triste leggenda si narra a Bled. Nel XVI secolo al Castello viveva la nobile Polissena che, insieme al marito, subì un attacco. Il pover’uomo rimase ucciso e il suo corpo fu gettato nel lago. Quando Polissena scoprì il fatto, impazzì di dolore e, per disperazione, ordinò la costruzione di una campana. Purtroppo, la campana affondò  insieme alla nave e all’equipaggio che la trasportava, non giungendo mai a destinazione.

Di fronte a così tanta sofferenza, la donna vendette tutto il suo patrimonio per costruire una nuova cappella. Il Papa di quel tempo, Clemente VII, premiò la sua generosità mandando a Bled una nuova campana.

Così, il desiderio di avere una campana a Bled di Polissena si avverò. Allo stesso modo si dice che, chiunque suoni tre volte la campana ed esprima tre desideri, li vedrà avverarsi!

Ogni anno il 25 dicembre si ricorda la sventura della povera Polissena. Il giorno di Natale una campana illuminata viene immersa nel lago e seguono poi spettacoli danzanti e musiche emozionanti.

Cibo tradizionale di Bled

Torta alla crema

In sloveno si chiama Kremšnita. È un irresistibile dolce fatto di pasta sfoglia, crema pasticcera e panna, che stupirebbe ogni palato. È stato ideato da Ištvan Lukačevič e lo trovi ovunque tu vada.

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Torta di Bled, fonte: Viaggilowcost

Zuppa di funghi porcini

Durante i gelidi inverni Bled si è sempre riscaldata con deliziose zuppe e la più tradizionale è quella ai funghi porcini. Saporita, gustosa e profumata sazia e soddisfa i palati, ma se ne trovano anche delle altre alla zucca, alle verdure, alle patate.

Struklji

Si presentano come delle girelle gialle ripiene di una crema bianca. Si tratta di un formaggio mordibo (solitamente quello di Bovec) molto saporito, che ricorda la consistenza della ricotta. La pasta è fatta con strutto, farina, uova, latte e lievito e può essere sia dolce che salata. La si accompagna con carne, patate o fichi e pere, a seconda della versione scelta.

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Struklji, fonte: Viaggilowcost

Frika

È una soffice frittata di patate e formaggio che resta croccante al di fuori. La si trova il più delle volte come antipasto o secondo piatto e rispetta la tradizione slovena, perché veniva in passato mangiata dai pastori di Bled.

Frika storia leggenda Bled Slovenia
Frika, fonte: Viaggilowcost

Feste tradizionali di Bled

Di eventi in cui tutta la città scende nelle strade per festeggiare ce ne sono tantissimi in quel di Bled. Non basterebbe un articolo intero per parlarne, per cui di seguito presento quelli davvero imperdibiliQui, invece, puoi trovare la lista completa.

Se sei già curioso di vedere Bled, dai una sbirciatina alla webcam qui.

Pubblicato da Donatella D'Anniballe

Sono Donatella, ma tutti mi chiamano Dona! Ho 26 anni e vago per il mondo da 20. Il mio motto in viaggio è: volo e dormo a meno, per vedere e mangiare di più! Sono una eco-friendly travel blogger, traduttrice freelance, innamorata degli States, delle lingue del mondo e adoro il tè verde.

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